CELLA FTIR PER L’ANALISI DELLO ZOLFO LIQUIDO

ANALISI AD ALTA RISOLUZIONE DELLO ZOLFO DEGASSATO E RILEVAMENTO TRACCE DI H2S & H2Sx

Un sistema a campionamento automatico, progettato per tracciare la presenza di H2S e H2SX nello zolfo liquido ricavato da processi di raffinazione.

Il processo di raffinazione del petrolio e la purificazione di gas acidi producono H2S. A livello industriale, i processi di degasaggio comportano il trattamento dello zolfo liquido con aria o vapore. Alcuni aggiungono un catalizzatore per accelerare la decomposizione di H2Sx.

Ad esempio, H2S si ossida e si trasforma in zolfo elementare (S8), producendo anche acqua e SO2. Questi processi sono chiamati Processi di Claus e includono una miriade di reazioni chimiche. Il processo di degasaggio ad aria con la conseguente ossidazione, consente la completa rimozione delle tracce di H2S / H2Sx.

Anche se il processo è ben noto e sembra essere facile, raggiungere la completa rimozione delle tracce di H2S e H2Sx non è un’operazione dotata di risultati certi. Si rende necessario controllare a campione lo zolfo liquido degassato determinando e misurando la presenza dell’H2S.

Talvolta l’analisi è complicata perché esistono due tipologie di legame in equilibrio con lo zolfo elementare (S8): gas disciolto (H2S) e polimero disciolto (H2Sx), per questo motivo la cella viene riscaldata e consente di analizzare la purezza dello zolfo. La quantità di ciascun elemento dipende dalla temperatura dello zolfo stesso.

Come funziona la cella?

La cella riscaldata è posizionata su un tavolino elevato per consentire le operazioni di carico/scarico del campione. La temperatura interna raggiunge i 180°C in una capacità massima di 55 ml.

Una piccola quantità di campione di zolfo allo stato liquido viene introdotta nella cella FTIR svitando il coperchio superiore. La cella poi, può essere spostate grazie alla maniglia ergonomica, e posizionata all’interno del compartimento campione dell’FTIR. I pin sul fondo della cella consentono un facile auto-allineamento per raggiungere in modo costante la massima energia di campionamento. L’analisi FTIR può partire via software.

La Cella FTIR per l’analisi dello Zolfo Liquido è composta da:

  • Cella riscaldata in acciaio inossidabile per misurazione di liquidi, rivestita in materiale anti-corrosione e coibentato.
  • Sistema semplice e sicuro per il caricamento e la pulizia della cella.
  • Sistema per il controllo della temperatura della cella.
  • Controllo automatico del termostato.
  • Dispositivi elettrici di sicurezza in caso di surriscaldamento.

La cella FTIR per l’analisi dello zolfo liquido è composta da:

  • Cella riscaldata in acciaio inossidabile per liquidi, costruita esternamente con materiale da coibentazione e anti-corrosione.
  • Sistema semplice e sicuro per il caricamento e la pulizia della cella.
  • Sistema per il controllo della temperatura.
  • Controllo automatico del termostato.
  • Dispositivi elettrici di sicurezza in caso di surriscaldamento.

Il dispositivo garantisce analisi automatizzate e semplici con elevata velocità di risposta, precisione e ripetibilità. Il design RedShift è affidabile, consente una manipolazione sicura anche quando la cella è molto calda.